23 ottobre 2025

Vietato criticare Meloni

La perorazione e lo sconcerto di Romano Prodi e Tiziano Treu non hanno smosso di un millimetro la neo segretaria Cisl Daniela Fumarola. Né l’appello accorato di due “padri” del sindacato come Giorgio Benvenuto e Savino Pezzotta, ex segretari Uil e Cisl.

Niente da fare, lei tira dritto: lo studioso Francesco Lauria, pezzo pregiato del Centro studi nazionale Cisl di Firenze, saggista esperto di mercato del lavoro, resta sotto provvedimento disciplinare, e procede dritto verso il licenziamento.

Lauria ha fatto una cosa che in Cisl non si può più fare: criticare il governo di Giorgia Meloni. Tanto meno ora che è il sindacato di rifermento di palazzo Chigi.

Il casus belli è la nuova edizione di un vecchio libro, La lunga marcia della Cisl 1950-2010, di Guido Baglioni, professore alla Bicocca di Milano e grande esperto di relazioni industriali. La casa editrice della Cisl, Edizioni Lavoro, decide di ripubblicarlo. Lauria riceve l’incarico di affiancare il professore nell’aggiornamento.

Solo che «alla consegna della bozza», racconta, «alcune minime critiche al governo Meloni, peraltro nella parte del libro scritta da Baglioni e non da me, hanno fatto sì che la pubblicazione non venisse stampata». I due “bonificano” il testo. Ma finisce a carte bollate fra Lauria e Ignazio Ganga, segretario confederale, che gli annuncia la richiesta di pignoramento della casa per danni d’immagine.

Al ricercatore arriva un procedimento disciplinare, il 15 settembre, corredato di 25 contestazioni. Segue chiarimento con i vertici Cisl. Arriva un altro procedimento – il 7 ottobre – con «sospensione cautelativa» dal lavoro e divieto di accesso alle sedi sindacali, e 21 nuove contestazioni, ricavate in gran parte da articoli e riflessioni.

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