12 febbraio 2008

Quanto ci costerebbe (in Lire), il ritorno del Cavaliere

Alla vigilia del quasi certo ritorno di Berlusconi al potere, s'avanza nelle file del popolo di sinistra uno strano sentimento racchiuso in una domanda:

Che cosa il cavaliere puo' combinare di peggio rispetto all'ultima volta?

I cinque anni prima del governo Prodi sono stati un periodo nefasto per l'economia, dannoso per i conti pubblici, disastroso per la cultura, pericoloso in politica estera, con il progressivo allontantamento dall'Europa e il ritorno del Paese al ruolo di colonia delgi USA, testimoniato dall'adesione da sudditi alla sciagurata avventura in Iraq.
In compenso Berlusconi aveva sistemato quasi tutti i suoi affari, messo sotto schiaffo la giustizia, cancellato i reati per cui era processato, consolidato il potere del gruppo e reso naturale il dominio assoluto sui media.

Quali danni potrebbe fare allora nei prossimi cinque anni?

A partire da grandi organi d'informazione conservatori come l'Economist e il Financial Times si preannuncia la conclusione dell'opera d'isolamento dell'Italia rispetto all'Europa fino alle estreme conseguenze. Compresa una, che sembra oggi fantascienza:

l'uscita dall'area dell'euro.

Infatti, la polemica contro la moneta unica, causa di tutti imali dall'isolamento dei prezzi fino al carico fiscale, è stato il principale argomento degli ultimi due anni di Berlusconi al governo.

Liberarsi dal vincolo esterno della Ue per il populismo della destra significherebbe mano libera nelle politiche fiscali, una bella pioggia assistenzialista da prima repubblica.
Con il risultato a medio termine di uno tsunami economico, ma in tempi brevi, gli unici che interessano ormai, di un forte recupero di consensi.
L'ideale per il populismo di berlusca sarebbe l'uscita dall'euro e la possibilita' di tornare all'allegro indebitamento e alle svalutazioni selvagge.
In teoria l'accordo dell'euro non prevede vie d'uscita e ritorni alla moneta nazionale.

Ma in pratica osservano i commentatori stranieri l'italia di Berlusconi potrebbe fare di tutto per farsi buttare fuori e poi imputare le cole alla rigidita' dell'Ue.

Alla fine di questa strada per l'Italia ci sarebbe un poster dell'Argentina con Juan Peron che allarga le braccia per darci il benvenuto in Sudamerica

Fantasie? ossessioni antiberlusconiane della perfida albione? chi vivra' vedra'!


CURZIO MALTESE Venerdì di Repubblica 8 febbraio 2007

Nessun commento: