Ha parlato la relatrice Onu per i territori palestinesi occupati, Francesca Albanese.
E in un’intervista al “Fatto” ha raccontato in modo nudo e crudo il crimine della fame che si sta consumando a Gaza.
Non il dramma. Il CRIMINE contro l’umanità.
Francesca Albanese ha chiamato le cose col proprio nome, come fa sempre.
“È un crimine calcolato scientificamente, voluto e pianificato da Israele per convincere i palestinesi che sopravviveranno ad andarsene. I genitori ci raccontano che i figli piangono fino ad addormentarsi per la fame. E uno Stato che compie un genocidio non può distribuire gli aiuti.
Si tratta di uno dei genocidi più crudeli della Storia, perché perpetrato con l’uso di tecnologia e mezzi da Ventunesimo secolo.
È quasi inimmaginabile per la nostra mente accettare che la fame lunga mesi possa spingere a mangiare la terra e i sassi. I palestinesi della Striscia sono privati di tutto, Israele ha l’obiettivo di ridurre quelle persone, bambini compresi, allo stato ferino”.
Francesca Albanese oggi è l’unica italiana con un ruolo istituzionale ad avere il coraggio di dire queste cose e chiamarle col loro nome. E per questo stanno facendo di tutto per farla tacere.
Il minimo che possiamo fare è sostenerla, starle vicino.
Nessun commento:
Posta un commento