11 luglio 2025

I potenti puniscono chi parla per i senza voce, non è un segno di forza ma di colpa

Francesca Albanese, relatrice speciale dell’ONU per Cisgiordania e Gaza, ha reagito all’annuncio di sanzioni da parte dell’amministrazione Trump con un post su X: «I potenti puniscono chi parla per i senza voce, non è un segno di forza ma di colpa». Mercoledì 9 luglio, nel tentativo di colpire chi critica la guerra di Israele a Gaza, durata ormai 21 mesi, il Dipartimento di Stato Usa ha sanzionato Albanese, funzionaria indipendente incaricata di indagare sugli abusi dei diritti umani nei Territori palestinesi. […]
In una dichiarazione rilanciata da AFP Albanese ha spiegato: «Sono la prima persona dell’Onu a subire delle sanzioni… per cosa? Per aver denunciato un genocidio? Per aver smascherato un sistema? Non hanno mai contestato nel merito ciò che ho detto. Ho dato a queste aziende l’opportunità di smentirmi o correggermi. Invece sono andate a lamentarsi con l’amministrazione statunitense, chiedendo di trattarmi come trattano loro. Va bene così. Questo dice molto su chi sono. Io continuerò a fare quello che devo fare. Certo, sarà una sfida. Ma quello che voglio dire è: sono solo un essere umano. Non vengo nemmeno pagata per fare quello che faccio. Sto mettendo in gioco tutto quello che ho. Se io posso farlo, allora anche voi, la vostra gente, i vostri politici, la mia gente possono fare almeno questo. Insieme possiamo resistere a questa pressione».
Articolo dalla Stampa
 

 

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